Il Marmo

Il marmo è una roccia composta prevalentemente di carbonato di calcio. Esso si forma dall'accumulo di sedimenti di varia origine (quali il calcare o la Dolomia) attraverso un processo metamorfico in cui la sua struttura minerale si modifica in seguito a cambiamenti di temperatura o pressione, o all'infiltrazione di fluidi. Ciò provoca una completa ricristallizazione del carbonato di calcio che dà luogo ad un mosaico di cristalli di calcite o di dolomite e porta alla progressiva scomparsa delle strutture (fossili o stratificazioni sedimentarie) originariamente presenti nella roccia. Il colore del marmo dipende dalla presenza di impurità minerali (argilla, limo, sabbia, ossidi di ferro, noduli di selce) esistenti in granuli o in strati all'interno della roccia sedimentaria originaria. Nel corso del processo metamorfico tali impurità vengono spostate e ricristallizzate a causa della pressione e del calore. I marmi bianchi sono esito della metamorfizzazione di rocce calcaree prive di impurità. La più pura forma di marmo è il cosiddetto marmo statuario, bianco, con struttura cristallina visibile. La peculiare lucentezza di questo tipo di marmo è dovuta alla riflessione della luce sulla superficie dei cristalli interni. Il marmo è impiegato sin dall'antichità come materiale per la scultura e per l'architettura. In questo senso il termine viene utilizzato per indicare anche altre pietre "lucidabili", ossia le cui superfici possano essere rese lucide attraverso la levigatura. Il marmo di Carrara, abbondante nelle Alpi Apuane, viene cavato nei dintorni di Carrara e di Massa, ed era già abbondantemente utilizzato in architettura ai tempi dell'imperatore romano Augusto. I capolavori scultorei di Michelangelo vennero realizzati con questo marmo, ancora oggi ampiamente utilizzato dagli scultori. La sua superficie si altera rapidamente quando viene esposta ad aria umida e acida; in aria asciutta, tuttavia, è molto resistente. Trattandosi di un materiale poroso tende ad assorbire sostanze oleose, ecco perché talvolta viene sottoposto a trattamenti protettivi specifici.

Il Granito

Il granito è una roccia ignea intrusiva (cioè formatosi a seguito del lento raffreddamento di un magma che si è intruso a profondità comprese tra 1,5 e 50 km) felsica (ovvero ricca di elementi leggeri come il silicio, ossigeno, alluminio, sodio e potassio), con grana che va da media a grossolana e occasionalmente può presentare megacristalli. Il suo nome deriva dal latino granum (a grani), con chiaro riferimento alla sua struttura olocristallina. Il granito, insieme ad altre rocce cristalline, costituisce il basamento delle masse continentali ed è la più comune roccia intrusiva che affiori sulla superficie terrestre. In Italia sono assai diffuse rocce granitiche, localizzate nelle Alpi, in Calabria e in Sardegna. Il granito è largamente utilizzato nell'edilizia moderna, soprattutto nella pavimentazione. Esso è anche apprezzato nella costruzione di monumenti per la sua ottima resistenza agli acidi. Il granito lucidato e pulito è inoltre impiegato nei piani cottura di molte cucine per la sua durabilità ed estetica.